Il prossimo 30 gennaio si terrà, presso la chiesa di Santa Caterina a Pisa, la commemorazione della Beata Maria Mancini

Maria fu discepola di Santa Caterina da Siena e, come la santa senese, volle il ritorno dell’Ordine al suo primitivo splendore.

Rimasta vedova del primo marito, Baccio Mancini, e persi anche i suoi due bambini, si risposò con Guglielmo Spezzalaste, dal quale ebbe sei figli. Morì anche il secondo marito e tutti e sei i bambini e, su suggerimento di Santa Caterina, entrò a venticinque anni nel Monastero Domenicano di Santa Croce in Fossabanda a Pisa.

 

Nel gruppo di conserelle che le si strinsero attorno per il suo esempio di vita e il suo fervore, spiccava la giovanissima Chiara Gambacorta. Con loro  diede inizio a una vita comunitaria e si trasferirono nel nuovo Monastero di S. Domenico, costruito da Pietro Gambacorta per la figlia Chiara.

 

Alla morte di Chiara Gambacorta, che fu la prima Priora del monastero, le successe Maria nel governo che tenne fino alla morte, avvenuta il 22 gennaio 1431.

 

Le spoglie della Beata si trovano ancora nell'ex monastero di San Domenico in via della Faggiola a Pisa.

Papa Pio IX il 2 agosto 1855 ha confermato il culto e l'Ordine Domenicano la ricorda ogni 30 gennaio.