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APRE AL PUBBLICO LA TORRE DEL CONTE UGOLINO

postato il: 08/06/2016 - APRE AL PUBBLICO LA TORRE DEL CONTE UGOLINO

APRE AL PUBBLICO LA TORRE DEL CONTE UGOLINO

Il luogo dove il celebre personaggio dell'Inferno dantesco fu imprigionato a morte con figli e nipolti, oggi inglobato nel Palazzo dell'Orologio che ospita la Biblioteca della Scuola Normale, è da oggi visitabile

La Torre del conte Ugolino della Gherardesca, a Pisa, celeberrimo scenario di uno dei più suggestivi passi dell'Inferno dantesco, diventa uno spazio museale. Ma soprattutto un luogo accessibile a tutti coloro che vogliono visitare i resti dell'antico edificio, con i suoi angusti corridoi, gli scalini a spirale, le pietre a vista della famigerata "Torre della Fame", nelle cui segrete stanze si consumò il dramma di Ugolino e dei suoi figli e nipoti.

Il nuovo museo è collocato all'interno del Palazzo dell'Orologio che ospita la maggior parte della biblioteca della Scuola Normale ed è stato proprio il presidente della biblioteca, Claudio Ciociola, docente di Filologia italiana alla Normale, a intuire le potenzialità di un luogo nevralgico perché così carico di rimandi storici e letterari, ma finora poco valorizzato se non per una lapide apposta all'esterno dell'edificio. Il contributo della Fondazione Pisa e dell'associazione Amici della Scuola Normale Superiore hanno consentito di realizzarlo.

Lo spazio museale "Torre del conte Ugolino", spiega una nota della Normale, "consentirà al visitatore di essere introdotto attraverso un percorso storico, letterario e artistico, alla visita dei resti della celebre Torre: seguendo un'immaginaria linea del tempo, una serie di pannelli illustrativi e un video descrivono l'Ugolino storico e l'Ugolino dantesco e ne tratteggiano la fortuna nella tradizione letteraria e artistica". Lo spazio inoltre ospita un'esposizione di pregevoli edizioni antiche e illustrate della Commedia e di altre opere nate intorno alla leggenda di Ugolino.

"E' un passo importantissimo - ha sottolineato durante l'inaugurazione il sindaco pisano, Marco Filippeschi - per la valorizzazione della piazza dei Cavalieri e perché si musealizza uno spazio consacrato nella storia dal famosissimo canto della Divina Commedia. Si colma un altro vuoto e si arricchiscono Pisa e il nostro paese. Ringrazio per questo la Scuola Normale e il suo direttore Fabio Beltram per la sensibilità per il patrimonio culturale che la scuola detiene e per l'apertura ad una fruizione pubblica dei beni. Ringrazio la Fondazione Pisa per il suo importante contributo".

La Torre, un tempo nota come Torre della Fame, e prima ancora come Torre della Muda (perché vi venivano rinchiuse le aquile simbolo della città durante il periodo della Muta delle piume), è inglobata

nel Palazzo dell'Orologio, di cui occupa la posizione sinistra - ed è riconoscibile anche dalla lapide dedicata al conte - potrà essere visitata, a ingresso libero, ma su prenotazione, in gruppi di 20-25 persone.

(Da: Repubblica.it)